Fare cultura, generare nuove visioni e stimolare pensieri “altri” con l’obiettivo di far fiorire un nuovo modo di creare consapevolezza e vivere relazioni sane in una comunità: se questi sono parte dei vostri obiettivi che partner avete trovato in ASA?
Un partner molto ricettivo e disponibile a mettersi in prima linea nel definire un percorso che fosse ispirante per tutto il proprio personale. In ASA non ho solo trovato un ambiente molto confortevole, un clima accogliente e tranquillo, ma anche fortemente rispettoso. L’intervento che faremo è stato proposto ai dipendenti che potranno liberamente scegliere se parteciparvi o meno. Un segnale chiaro di attenzione nel tener conto della libertà di ciascuno.
Dalle premesse alla concretizzazione il passo è breve: cosa accadrà in ASA?
Il 5 Novembre, in azienda, prenderà forma un intervento che rientra in un percorso già iniziato liberamente dall’azienda lo scorso anno. Il nostro sarà dunque un ulteriore tassello che si incunea in un’opera di sensibilizzazione che ha un passato ma che si proietta nel futuro. Il personale aziendale sarà invitato a prendere parte ad un momento di condivisione centrato su temi come la violenza di genere, le varie forma di violenza, contesto da cui queste nascono, le microaggressioni quotidiane che vengono spesso fatte senza rendersene conto. A corollario daremo anche qualche dato, sempre utile per comprendere il “peso” di questa cultura patriarcale che può poi portare a pericolose derive. Daremo infine anche semplici strumenti funzionali al cambiamento avvalendoci di soluzioni giocose e coinvolgenti.
Perché suggeriresti al personale ASA di partecipare all’incontro?
Stiamo vivendo in un momento storico buio dove violenza, odio e negatività sono così comuni da essere percepiti come inevitabili. Uscire da questo loop è possibile, ma ognuno può e deve fare la sua parte comprendendo come il cambiamento sia figlio di azioni personali costanti. Anche piccole, ma attente e rispettose dell’altro. ASA e i suoi collaboratori possono dunque essere degli attivatori di questo percorso: mettendo in campo la loro energia e il loro impegno possono essere un ponte verso un futuro che parli un’altra lingua.
La collaborazione tra ASA e Women For Freedom prevede anche un secondo step…
E’vero! Il 4 Dicembre, nel pomeriggio, ASA offrirà infatti ai suoi dipendenti la chance di uscire dall’azienda negli orari di lavoro per visitare la mostra organizzata nel corso del Festival Liberamenti a Bassano. Il 2025 avrà come tema la Libertà, declinata nelle accezioni “Libertà da...” e “Libertà di...” attraverso varie forme d'arte, sia nell'ambito di eventi e performance che di mostre e installazioni. Oltre ad artisti e associazioni del territorio, verranno inoltre invitati ospiti di rilievo nazionale.
Sin qui l’oggi. Ma se “continuità” vuole essere l’obiettivo della partnership tra le due realtà, come immagini possa proseguire la contaminazione reciproca?
Mi piacerebbe che le riflessioni sulla parità/equilibrio di genere, potessero essere estese in azienda anche ad altri ambiti – trasferendo le metodologie apprese – per rendere l’azienda sempre più inclusiva e valorizzatrice del capitale umano. Un tema molto sentito e su cui ci impegniamo per riuscire a fornire degli strumenti che consentano non solo la convivenza di valore, ma anche la crescita contemporanea di colleghi con anagrafiche, culture e religioni diverse. Il “diverso” da me non è un nemico, ma un elemento di arricchimento.