Da Olimpiadi di Pechino del 2008 a quelle di Londra 2012 passando per i mondiali di Catania nel 2011: il percorso di Hilterapia® al fianco del team di medici e fisioterapisti della Federazione Italiana Scherma (FIS) continua anche in occasione dei giochi olimpici del 2012, dopo i riscontri positivi raccolti nelle stagioni precedenti. Anche all’ombra del Big Ben la terapia di ASAlaser sarà al fianco degli atleti Azzurri nella fase di preparazione alle gare e nel post competizione, per risolvere le eventuali complicanze nate in pedana.
Dando scacco al dolore già dalla prima seduta e agevolando il recupero della miglior forma fisica in tempi ridotti, Hilterapia® è dunque pronta a coadiuvare lo staff FIS anche Oltre Manica. Una certezza importante per il Dottor Alessandro Pagliaccia, medico chirurgo specialista in medicina dello sport e medico responsabile della federazione italiana scherma che, all’impulso HILT®, affida la ripresa dei suoi atleti.
d. Dai mondiali alle Olimpiadi: Hilterapia® è al fianco della Federazione Italiana Scherma nelle occasioni sportive più importanti, in cui gli atleti devono essere al top della performance. Rispetto alle esperienze di Pechino 2008 e Catania 2011, ad esempio, in quali circostanze Hilterapia® è risultata risolutiva?
r. Hilterapia® è risultata profondamente utile negli eventi traumatici acuti, come i traumi distorsivi,i traumi contusivi e le contratture muscolari, che richiedono immediatezza di trattamento. Agendo in superficie ed in profondità, l’impulso HILT® ha permesso infatti il rapido recupero da questi traumi. Nel caso, invece, di traumi cronici, ripetuti quindi nel tempo e dovuti a sovraccarico funzionale, Hilterapia®, in tempi ridotti, è riuscita a risolvere il problema, eliminando il dolore immediato e quello infiammatorio.
d. Un caso di successo particolarmente significativo che ci può raccontare?
r. I casi che testimoniano l’efficacia di Hilterapia® sono diversi. Prima di partire per Pechino, in occasione delle Olimpiadi 2008, Alfredo Rota, atleta di spada maschile che ha vinto la medaglia di bronzo a squadre, ebbe un improvviso problema al piede: per risolverlo bastarono pochissime sedute di Hilterapia®. Anche in occasione dei mondiali di Catania 2011 la terapia di ASAlaser ci fu di supporto. Matteo Tagliariol e Paolo Pizzo, della spada maschile, manifestarono problemi alla mano: grazie a Hilterapia®risolvemmo in poco tempo. Paolo vinse addirittura i mondiali.
d. Alla luce dei risultati ottenuti sottoponendo gli atleti della scherma a Hilterapia®, quali le ragioni che la spingono a consigliarla?
d. La Hilterapia® è consigliabile a tutti i tipi di pazienti e non solo agli sportivi, che ne fanno uso nel corso delle competizioni e durante gli allenamenti: agendo positivamente sulla vasodilatazione, la Hilterapia® ha infatti un importante scopo preventivo. Il suo utilizzo è però risolutivo anche per altre motivazioni: lavorando in piena sicurezza, la terapia consente infatti di ottenere un’efficace azione in profondità, rispettando il tempo di rilassamento termico dei tessuti ed evitando quindi qualsiasi effetto dannoso. Non ultimo permette di abbattere il dolore sin dalla prima seduta, permettendo anche di intraprendere rapidamente il percorso riabilitativo.
d. Quali le patologie più comuni tra gli atleti della scherma sulle quali Hilterapia® è vincente?
r. Nei micro traumi come nei traumi acuti che coinvolgono l’arto superiore, il gomito e la spalla, Hilterapia® è risolutiva in tempi spesso molto ridotti. L’impulso HILT® permette inoltre di arginare anche i traumi cronici da sovraccarico funzionale che coinvolgono la colonna vertebrale e i traumi degli arti inferiori come, ad esempio, le tendinopatie a livello della rotula o del quadricipite o a livello dei tendini della gamba. Hilterapia® ci ha permesso anche di ottenere ottimi risultati nel trattamento di traumi acuti con edema e versamento a livello articolare: con 3 o 4 sedute è possibile risolvere il problema, ristabilendo un corretto apporto metabolico cellulare, anche a livello di flusso vascolare e drenaggio linfatico.
d. L’applicazione di Hilterapia® ha esiti diversi nell’atleta uomo e nella donna?
r. Sia nell’uomo che nella donna i risultati e tempi di trattamento sono i medesimi. La sola differenza tra i due è anatomica: nella donna, in particolare, la struttura adiposa a protezione della struttura muscolare del tessuto sottostante è maggiore rispetto che nell’uomo. Per questa ragione possono essere utilizzate frequenze e fluenze diverse, sempre però in massima sicurezza:non raggiungendo mai la soglia termica, Hilterapia® esclude i danni a livello cellulare.
La prossima settimana: Maurizio Iaschi, fisioterapista, spiega alcuni casi di successo dell’applicazione di Hilterapia® per la risoluzione di alcune patologie comuni tra gli schermidori.
