La montagna da sempre meta ambita da molti amanti dello sci. La gran parte degli sciatori spesso affrontano la settimana bianca con leggerezza senza prepararsi adeguatamente con ginnastica presciistica almeno due mesi prima. La preparazione fisica deve servire a recuperare lʼattività muscolare del corpo, irrobustire i muscoli della schiena, rendere elastiche le articolazioni della caviglia, anca, ginocchio, aumentare la resistenza fisica sotto sforzo, con allenamento graduale e secondo le proprie capacità. Aumentando la durata degli esercizi e dopo lo sforzo controllando anche la propria frequenza cardiaca.
La ginnastica presciistica serve a rinforzare i legamenti delle ginocchia, la muscolatura delle gambe, sottoposte a notevole sforzo, durante le discese. Spesso proprio il mancato allenamento può sottoporre il fisico ad uno stress tale da provocare traumi, accusando di conseguenza dolori, soprattutto alla colonna vertebrale. Per ridurre il rischio di tornare dalla settimana bianca con il mal di schiena è importante adottare alcuni accorgimenti, utili anche nella vita di tutti i giorni.
A fornire le regole dʼoro per le piste da sci è il dottor Alessandro Pagliaccia, reduce da Pechino dove, oltre ad aver seguito in qualità di responsabile medico la Nazionale Italiana di Scherma, ha collaborato con le Federazioni Italiane di Pentathlon, di Ginnastica e di Tae Kwon Do, discipline in cui è necessario prestare la massima attenzione al benessere della schiena. Molte regole valgono sia per lo sci, sia per le altre discipline. «In generale durante lʼattività giornaliera è fondamentale che chiunque debba affrontare un impegno come lo sport sciistico cerchi di evitare di portare pesi in maniera scomposta» ricorda il medico dello sport. «Bisogna farlo in modo consono, accompagnando il peso con tutto il corpo, usando gli arti inferiori, le braccia e non solo la schiena; bisogna inoltre evitare di stressare la colonna anche quando si sta in una posizione che sembrerebbe abbastanza comoda, come quando si sta seduti, magari davanti alla TV.
Altro consiglio universale riguarda il peso: bisogna evitare i chili in più. Anche un paio di chili di troppo possono incidere negativamente sulla colonna vertebrale, soprattutto nel caso si debba affrontare un impegno fisico». Unʼaltra raccomandazione valida un poʼ per tutti riguarda la postura: «Molte volte, senza rendercene conto, assumiamo atteggiamenti come una iperlordosi o una ipercifosi» aggiunge Pagliaccia. «Nel corso del tempo la postura che assumiamo durante il giorno si ripercuote sulla schiena, portando alla comparsa del dolore. Fondamentali sono anche le calzature; nel caso dellʼattività sciistica è importante scegliere gli scarponi adatti: bisogna provarli e misurarli, perché se non sono consoni, possono creare problemi legati al gesto sciistico». E infine la regola fondamentale: «Bisogna prepararsi fisicamente» ribadisce il medico dello sport: un mese, un mese e mezzo prima della settimana bianca si deve iniziare a praticare attività fisica, anche un paio di volte alla settimana, per migliorare la tonicità muscolare. Utili gli esercizi di allungamento e quelli di potenziamento della muscolatura inferiore, delle cosce, dei glutei, delle gambe; bisogna cercare di utilizzare anche gli addominali che aiutano a contenere gli sforzi dettati dalla colonna. Sulle piste è importantissimo il riscaldamento che permette di evitare molti incidenti banali: bastano 10-15 minuti di esercizi di stretching prima di cominciare a sciare».
Per chi ha già sofferto in passato di problemi di schiena può essere utile ricorrere a una fascia lombare sportiva. «Ne esistono con una forma a V che ricopre il tratto lombosacrale permettendo di fare attività sportiva senza impedimenti» spiega lʼesperto. Ma se insorgono problemi si può ricorrere allʼHilterapia®. Una laserterapia innovativa messa a punto in Italia, ma che ha già ricevuto lʼapprovazione da parte dellʼente regolatorio statunitense, la FDA (Food and Drug Administration). Si tratta di un laser Neodimio: YAG pulsato, che emette una luce con una lunghezza dʼonda allʼinterno dellʼinfrarosso (1064 nm) e che si differenzia dai comuni laser per la sua capacità di agire in profondità. Bisogna infatti considerare che man mano che la radiazione luminosa penetra nei tessuti perde la sua intensità, sia perché viene in parte diffusa, sia perché trasferisce la sua energia ai tessuti; ciò significa che per arrivare negli strati profondi è necessario erogare una maggior quantità di energia, col rischio però di cederne troppa agli strati superficiali. In pratica, se si cerca di trasferire in profondità la radiazione luminosa semplicemente aumentandone la potenza si rischia di produrre un eccessivo riscaldamento della cute e del sottocute che possono danneggiarsi.
Questo ostacolo è stato superato grazie alla tecnologia HILT® (High Intensity Laser Therapy) in cui la luce anziché in modo continuo viene erogata a impulsi. Altresì «È indicato sottoporsi a un controllo, eventualmente completato da esami diagnostici per escludere eventuali ernie discali o altri problemi, anche in considerazione del fatto che ci sono sciatori della terza età». «Il protocollo terapeutico da utilizzare prevede il ricorso alla terapia fisica: qui è particolarmente importante la Hilterapia che nel primo periodo è fondamentale per tutte le patologie. La prima fase è quella del dolore in cui cʼè una sofferenza delle radici nervose, un impegno periferico dettato da presenza di un edema a livello del disco vertebrale. La Hilterapia® tende a diminuire lʼedema intradiscale e ciò consente al paziente di sentirsi meglio fin dalla prima seduta. Una volta diminuito il dolore si continua la Hilterapia® andando a lavorare sullʼinfiammazione e sui punti trigger; inoltre la Hilterapia® consente di aumentare la vascolarizzazione dei muscoli paravertebrali e quindi di attivarli in modo da aumentare la loro capacità di sostenere la colonna stessa». Per curare una lombalgia è necessario un periodo riabilitativo di 2-3 settimane.
A Venezia il 29 novembre 2008 il convegno, che si è tenuto al Teatro La Fenice , ha dato particolare spazio alla Hilterapia® nello sport: nella fase di preparazione atletica, durante l'attività fisica, nella riabilitazione post-trauma. Tra i relatori il medico responsabile del settore spada Alessandro Pagliaccia. Il convegno si è tenuto nella cornice esclusiva del teatro La Fenice di Venezia ed ha visto la presenza di relatori e ospiti provenienti da diverse nazioni, che hanno presentato ricerche e studi inediti, oltre a case history sulla Hilterapia®.
Approfondire su www.hilterapia.it
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