Fisioterapista Serena Ciucci

Gimas Fisioterapia - Roma
Serena Ciucci, titolare e fisioterapista del Centro “Gimas Fisioterapia” di Roma lavora con Hiro 3.0 da un anno e mezzo. Lasso di tempo sufficiente per farle affermare con convinzione di essere «pienamente soddisfatta di aver scelto Hilterapia^® perché, grazie al suo potere antalgico e rigenerativo, mi consente di trattate diverse patologie anche in fase acuta, riducendo i tempi di guarigione e ottenendo il massimo risultato».

D. La sua soddisfazione è tangibile, così come la convinzione di aver fatto la scelta migliore per la sua attività. Non resta che chiederle come abbia conosciuto Hilterapia^®…
R. Sono molto interessata a migliorare le mie competenze e conoscenze nel settore in cui lavoro: durante un corso di formazione mi sono imbattuta in Hilterapia®, ricevendo qualche nozione di massima sul suo utilizzo e, soprattutto, sulla sua efficacia. Cercare di saperne qualche cosa di più mi è sembrato opportuno.

D. Per questo ha deciso di prendere parte ai corsi di formazione organizzati dallo staff Hilterapia^®?
R. Proprio per questa ragione: il corso avanzato,prima, e il Master, poi, mi hanno permesso non solo di conoscere appieno Hilterapia^®, ma anche di imparare ad utilizzarla al meglio, sfruttandone al meglio la potenza. Tutte le aspettative che avevo prima di iniziare il training sono state rispettate: oggi mi sento decisamente più preparata e sicura anche durante il trattamento.

D. Possiamo dunque ipotizzare che, se lo staff Formazione Hilterapia^®, organizzasse dei workshop tematici dedicati a singole patologie da trattare con HILT^® vi prenderebbe parte?
R. Assolutamente si: si tratterebbe di un ulteriore perfezionamento e per di più fortemente focalizzato.

D. A conclusione dei corsi sostenuti ora è tempo di bilanci: quale l’insegnamento più importante che ha tratto durante la formazione?
R. Ho compreso che Hilterapia^® si presta come primo approccio nella cura di molteplici patologie e che, a garantire la sua massima efficacia, contribuisce la personalizzazione dei protocolli sulla base delle condizioni in cui un paziente si presenta.

D. Quanto ha appreso direttamente sul campo ritiene abbia modificato il suo approccio professionale?
R. Decisamente si: quanto imparato ai corsi mi ha permesso di migliorare il mio approccio con il paziente e il modo di trattare la patologia. Il mio modus operandi ha subito un’evoluzione positiva: ho compreso con precisione quali parametri impiegare per curare ogni patologia e come utilizzarli con la massima efficacia. Grazie allo staff ho inoltre compreso come una stessa patologia debba essere trattata in modo diverso a seconda del paziente in cui si manifesta.

D. Personalizzare il trattamento è la chiave di volta per raggiungere il migliore obiettivo. C’è un caso specifico in cui ha applicato questa regola d’oro?
R. Nel trattate una tendinite cronica del sovraspinoso in un giovane pallavolista maschio di 30 anni che, a causa della patologia, da oltre 1 anno era lontano dai campi sportivi. Sottoposto ad un ciclo di 10 sedute con Hilterapia^® con cadenza trisettimanale, abbinate a trattamento manuale, il paziente ha ripreso gradualmente l’attività sportiva fino ad arrivare a una totale guarigione.

D. Oltre che nelle tendiniti, in quali altri casi consiglieresti Hilterapia^®?
R. Negli stati di infiammazione articolari, muscolari e ossei, nel trattamento di contratture, lesioni e disfunzioni muscolari, nel trattamento di patologie degenerative ossee, cartilaginee, legamentose, muscolo-tendinee e nei trattamenti antalgici per algie varie.

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