È tornata trionfante la squadra azzurra di Scherma dalla missione olimpica. Sette delle 28 medaglie vinte sono state portate a casa dagli schermidori: 2 ori e 5 bronzi.
A guidare la spedizione la veterana Valentina Vezzali che si è ripetuta conquistando il suo quarto oro alle Olimpiadi nel fioretto a questo si aggiungono l'altro oro conquistato dalla scherma con Matteo Tagliariol e i bronzi di squadra in tutte e tre le altre specialità (fioretto, spada e sciabola), oltre il terzo posto conquistato da Margherita Granbassi e Salvatore Sanzo, entrambi nel fioretto.
Mai come in Cina la ricerca scientifica ha dimostrato quanto efficacemente possa essere applicata allo sport, non solo per migliorare la performance degli attrezzi, ma lavorando sul corpo degli atleti.
Alla Nazionale italiana di Scherma per quest'ultima edizione dei Giochi si era infatti aggiunto un nuovo elemento: a prendersi cura della squadra e rimetterla in forma ci ha pensato una innovativa terapia denominata Hilterapia® irradiata con la macchina HIRO®, che è stata fornita alla FIS Federazione Italiana Scherma in una particolare versione portatile appositamente realizzata per l'importante kermesse sportiva.
Per la XXIX edizione dei Giochi estivi i tecnici di Asalaser, la società italiana produttrice di HIRO®, hanno predisposto una versione avanzata della macchina, più pratica e maneggevole, da poter essere impiegata sia durante la fase di allenamento, nei giorni precedenti le gare in una fase di sedute di richiamo sull'atleta, sia nelle intense giornate di gara.
La scherma è una disciplina che mette in movimento il corpo in modo asimmetrico e che determina elevate sollecitazioni sulle articolazioni degli arti inferiori e, soprattutto, alla colonna vertebrale.
"Rispetto ad altre discipline sportive, gli eventi traumatici diretti sono fortunatamente rari, ad eccezioni di quelli muscolari" - precisa il dott. Alessandro Pagliaccia responsabile del settore medico della Nazionale di Scherma-. "In questo sport i problemi sono rappresentati da patologie croniche, infiammazioni tendinee o muscolari, sofferenze delle articolazioni, della colonna vertebrale, dei dischi intervertebrali e dei muscoli lungo la colonna. Per i nostri atleti la Hilterapia® viene utilizzata sia a scopo preventivo, che riabilitativo. Con l'approccio preventivo andiamo a stimolare l'attività muscolare cercando di aumentarne la vascolarizzazione con l'intento di prevenire eventuali lesioni durante l'attività" - sottolinea il dr. Pagliaccia -. "L'impegno principale della Hilterapia® riguarda la riabilitazione che è d'aiuto per curare il danno e per recuperare l'atleta in tempi brevi".
"Inoltre - aggiunge il dott. Antonio Fiore medico federale FIS - nella scherma si è raggiunta una totale specializzazione delle tre armi: la spada si basa soprattutto sulle fasi di attesa, o di taccheggio, come si dice in gergo, interrotte da movimenti esplosivi; la sciabola ha invece assalti più brevi, tanto che lo schermidore ha più il prototipo del velocista; il fioretto sta tra le due. Tutto questo, oltre alla differenziazione uomo/donna, si traduce in un'estrema cura della salute dell'atleta ai fini della prestazione".
Lo staff medico ha potuto contare su un team composto da personale altamente qualificato formato da 2 medici affiancati da 3 fisioterapisti. Proprio per la grande professionalità dello staff e le innovative metodiche di cura applicate, il CONI ha chiesto loro di seguire, oltre alla Nazionale di Scherma, anche gli sportivi delle Federazioni di Judo, Taekwondo, Ginnastica e Pentatlhon.
E anche qui i risultati non si sono fatti mancare, con Giulia Quintavalle, salita sul gradino più alto del podio nel Judo nella categoria dei 57 kg, e la medaglia d'argento di Mauro Sarmento nel Taekwondo, categoria 80kg.
L'accesso alla visualizzazione dei prodotti e al materiale informativo è riservato agli operatori del settore in ottemperanza alla legislazione vigente. ASA richiede di qualificarsi come operatore del settore per procedere con la navigazione.
Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n°46 Articolo 21
1. E' vietata la pubblicità verso il pubblico dei dispositivi che, secondo disposizioni adottate con decreto del Ministro della Sanità, possono essere venduti soltanto su prescrizione medica o essere impiegati eventualmente con l'assistenza di un medico o di altro professionista sanitario.
2. La pubblicità presso il pubblico dei dispositivi diversi da quelli di cui al comma 1 è soggetta ad autorizzazione del Ministero della Sanità. Sulle domande di autorizzazione esprime parere la Commissione di esperti prevista dall'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo
30 dicembre 1992, n. 541, che a tal fine è integrata da un rappresentante del Dipartimento del Ministero della Sanità competente in materia di dispositivi medici e da uno del Ministero dell'Industria, del commercio e dell'artigianato.
Some of the contents of this website cannot be disclosed in the USA and its territories and possesions, for regulatory reasons. If you are a US resident, please click on the button here below and access ASA's distributor website for North America.